Polveri esplosive: perchè le polveri industriali esplodono?
Cosa sono le polveri esplosive?
Si chiamano polveri esplosive tutte quelle polveri prodotte durante le fasi di lavorazione industriali che, se non correttamente smaltite, oltre ad essere pericolose per la salute possono generare vere e proprie esplosioni per la loro natura e composizione.
Il rischio di infiammabilità riguarda tanti e diversi settori, quali ad esempio il settore alimentare, il settore chimico, il farmaceutico, e così via, e le polveri soggette a questo genere di rischio vanno dalle più comuni alle meno utilizzate: Alluminio, zucchero, carbone, zolfo, aspirina, grafite, fruttosio, farina,..
Esistono vari elementi da tenere in considerazione per valutarne il grado di rischio d’infiammabilità ed esplosione, tra i principali troviamo:
• La composizione chimica: un’esplosione deriva da una reazione tra le particelle di polvere e l’ossigeno presente nell'ambiente e, in tale reazione, la velocità con cui l’ossigeno viene consumato dipende dalla natura chimica della polvere e dal suo potere calorifico.
• La quantità dell'ossigeno: Dato che l'ossigeno è uno dei comburenti più diffusi, tanto più aumenta la quantità di ossigeno presente in atmosfera, tanto più sarà veloce l'esplosione in caso di reazione. Per Fermare Il Fenomeno Esplosivo, È Necessario Quindi Ridurre L’ossigeno Mediante La Miscelazione Di Esso Con Gas Inerti Quali Azoto, Anidride Carbonica, Ecc..
• Il Grado Di Umidità Presenti In Atmosfera: Al contrario dell'ossigeno, in genere, tanto più è presente umidità nell'ambiente, tanto più diminuirà l'esplosività delle polveri in quanto le particelle di polvere diventano più compatte tra loro e quindi la possibilità che si disperdano nell'ambiente, e che quindi esplodano, diminuisce.
• La dimensione delle particelle di polvere: Man mano che le dimensioni delle particelle di polvere diminuiscono, la superficie di contatto aumenta e la polvere brucia più facilmente. Oltretutto, particelle più piccole sono più disperdibili e restano più a lungo in sospensione. Anche la pressione massima di esplosione aumenta al diminuire della dimensione delle particelle.
Per evitare conseguenze dannose, laddove viene rilasciato questo genere di polveri, devono essere installati impianti di aspirazione certificati ATEX, adatti a ridurre il rischio dell'esplosione delle polveri.
Il rischio di infiammabilità riguarda tanti e diversi settori, quali ad esempio il settore alimentare, il settore chimico, il farmaceutico, e così via, e le polveri soggette a questo genere di rischio vanno dalle più comuni alle meno utilizzate: Alluminio, zucchero, carbone, zolfo, aspirina, grafite, fruttosio, farina,..
Esistono vari elementi da tenere in considerazione per valutarne il grado di rischio d’infiammabilità ed esplosione, tra i principali troviamo:
• La composizione chimica: un’esplosione deriva da una reazione tra le particelle di polvere e l’ossigeno presente nell'ambiente e, in tale reazione, la velocità con cui l’ossigeno viene consumato dipende dalla natura chimica della polvere e dal suo potere calorifico.
• La quantità dell'ossigeno: Dato che l'ossigeno è uno dei comburenti più diffusi, tanto più aumenta la quantità di ossigeno presente in atmosfera, tanto più sarà veloce l'esplosione in caso di reazione. Per Fermare Il Fenomeno Esplosivo, È Necessario Quindi Ridurre L’ossigeno Mediante La Miscelazione Di Esso Con Gas Inerti Quali Azoto, Anidride Carbonica, Ecc..
• Il Grado Di Umidità Presenti In Atmosfera: Al contrario dell'ossigeno, in genere, tanto più è presente umidità nell'ambiente, tanto più diminuirà l'esplosività delle polveri in quanto le particelle di polvere diventano più compatte tra loro e quindi la possibilità che si disperdano nell'ambiente, e che quindi esplodano, diminuisce.
• La dimensione delle particelle di polvere: Man mano che le dimensioni delle particelle di polvere diminuiscono, la superficie di contatto aumenta e la polvere brucia più facilmente. Oltretutto, particelle più piccole sono più disperdibili e restano più a lungo in sospensione. Anche la pressione massima di esplosione aumenta al diminuire della dimensione delle particelle.
Per evitare conseguenze dannose, laddove viene rilasciato questo genere di polveri, devono essere installati impianti di aspirazione certificati ATEX, adatti a ridurre il rischio dell'esplosione delle polveri.
Gli impianti ATEX, l'unica soluzione
Un Impianto ATEX deve avere particolari caratteristiche ed essere progettato e costruito ad hoc per la specifica attività, tenendo in considerazione la natura delle polveri da abbattere.
Ogni sua parte deve essere progettata seguendo la direttiva ATEX affinchè l'impianto possa adempiere al suo compito, ovvero ridurre il rischio di danni in caso di esplosione.
La certificazione atex deve essere a tutti i componenti, quali ventilatori, bracci, filtri e canalizzazioni.
Ogni sua parte deve essere progettata seguendo la direttiva ATEX affinchè l'impianto possa adempiere al suo compito, ovvero ridurre il rischio di danni in caso di esplosione.
La certificazione atex deve essere a tutti i componenti, quali ventilatori, bracci, filtri e canalizzazioni.